3.1 Contenuto: costruire un Curriculum Vitae efficace

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Contenuto del corso
INTRODUZIONE ALL’ARGOMENTO:“ COMPETENZE OCCUPAZIONALI”
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ISTRUZIONI DI FORMAZIONE PER FORMATORI
5.1 Sfruttamento delle attività pratiche fornite nel modulo dal punto di vista del formatore Sulla base di una metodologia didattica già sperimentata con successo in diversi altri contesti, l'insegnante deve sempre ricordare che il suo ruolo deve essere quello di facilitatore: cioè tutti i corsi devono ridurre al minimo la lezione frontale e contemplare invece una spiccata interattività e la prevalenza di attività pratico-laboratoriali (coinvolgimento, a turno, di tutti gli studenti; domande e richieste di domande continue; dimostrazioni e prove pratiche; esercitazioni; ripetizioni collettive, ecc.). Infatti, attraverso questa tipologia di corsi, gli studenti apprendono gli argomenti in modo semplice. Inoltre, è stato osservato che l'utilità pratica è la ragione essenziale dell'applicazione da parte degli studenti; cioè, gli studenti si pongono sempre e soprattutto la domanda: "A cosa mi serve questo?" e le dimostrazioni pratiche sono le uniche che possono fornire loro risposte soddisfacenti. Da questo punto di vista, la prima lezione riveste un ruolo fondamentale nell'economia del corso, in quanto serve a motivare gli studenti a proseguire con le lezioni. È opportuno che il docente formuli un discorso di benvenuto iniziale per illustrare la struttura e soprattutto le finalità del corso e anche per stimolare impegno, frequenza e puntualità. Nell'ottica della diffusione delle informazioni da parte degli ospiti più esperti, è opportuno chiedere loro anche di spiegare l'importanza e l'utilità del corso ai propri compagni. La prima lezione deve essere utilizzata anche per identificare il livello di ingresso degli studenti (tramite il questionario di ingresso) e il tipo di conoscenze linguistiche in loro possesso. Durante il corso potrebbero essere individuate difficoltà legate a diversi livelli di interesse e motivazione, connesse alla percezione da parte degli studenti dell'importanza di partecipare agli interventi proposti, come strumenti per migliorare le proprie prospettive di vita e di lavoro. È consigliabile lasciare sempre un po' di spazio per domande esterne al programma, che rappresentano anche un utile input per la progettazione didattica. In generale, per 132 ¶ Per incoraggiare gli studenti a partecipare, essere puntuali e seguire attentamente, ecco alcuni consigli da tenere a mente: - Motivare gli studenti all'inizio del corso - Mostrare aspetti concreti (ad esempio, l'interno del PC in particolare attira l'attenzione) - Fare molto esercizio, soprattutto su aspetti legati alla vita quotidiana e lavorativa (ad esempio, trovare gli orari degli autobus) - Spiegare subito a cosa serve uno strumento, per non farlo apparire come un oggetto astratto (ad esempio, dire che con Excel puoi tenere traccia delle ore lavorate in un anno e dei soldi guadagnati) - Dimostrare l'importanza pratica di quanto spiegato (ad esempio, dimostrare che sai scrivere il tuo CV con Word) - Lasciare in sospeso gli argomenti interessanti per riprenderli nella lezione successiva - Anticipare l'argomento della lezione successiva - Utilizzare il videoproiettore per rivolgersi a tutti gli studenti contemporaneamente, evitando che nessuno si distragga. 5.2 Altre attività pratiche 5.2.1 Il problema linguistico Gli studenti migranti non solo parlano lingue madri spesso molto diverse tra loro, ma hanno anche un livello di conoscenza dell'italiano non sempre omogeneo. La conoscenza di più lingue da parte dell'insegnante rappresenta naturalmente un vantaggio in un simile contesto; tuttavia, non è una caratteristica indispensabile. L'aspetto eminentemente pratico e dimostrativo dei corsi dovrebbe, infatti, ridurre le barriere linguistiche. Inoltre, in casi particolari, l'insegnante può avvalersi di un interprete spontaneo. In ogni caso, per ridurre le difficoltà di comprensione linguistica degli studenti, l'insegnante può mettere in atto alcune strategie: - Utilizzare parole semplici (ad esempio, non parlare, ma comunicare) - Parla lentamente - Utilizzare immagini (tramite videoproiettore) per spiegare concetti difficili (ad esempio "Centri per l'impiego) 133 ¶ - Fermatevi spesso e verificate se gli studenti hanno capito (non chiedendo semplicemente "Hai capito?", perché gli studenti spesso rispondono di sì comunque, ma "Vuoi provare a ripeterlo? Puoi mostrarmi come si fa?") - Ripetere più volte un concetto in modo schematico, facendo riferimento ad oggetti o azioni concrete (ad esempio, indicando lo schermo visualizzato sul muro dal proiettore) 5.2.2 Apprendimento collaborativo Gli ospiti di un percorso formativo, specie se migranti, possono presentare diversi livelli di competenza sia in ambito linguistico che nell’uso delle informazioni di base. Il docente deve tenere conto anche del diverso livello di formazione pregressa, che influenza le modalità di candidatura degli studenti; da questo punto di vista, un questionario di ammissione può fornire informazioni importanti. Le situazioni iniziali che si presentano sono quindi estremamente complesse; l’intervento didattico deve quindi considerare una pluralità di fattori di variazione. In media, tutti gli studenti, prima di frequentare questo corso, sanno già usare la chat e Internet a un livello limitato. Alcuni hanno anche una certa familiarità con Word o altri software legati alle loro precedenti attività (ad esempio, Photoshop, per i giornalisti che si occupavano anche di impaginazione); si tratta tuttavia di numeri molto piccoli. Tra l'altro, il livello di ingresso, nonostante le risposte fornite al questionario di ingresso, non è sempre immediatamente chiaro. A volte, infatti, gli ospiti hanno un livello di competenza ragionevole, ma non sono aggiornati: ad esempio, sono in grado di utilizzare Word 2003, ma non sanno come navigare in Word 2007. La non omogeneità del livello di ingresso, se ben sfruttata, può comunque aiutare lo svolgimento della lezione. Gli studenti più pratici, infatti, completano velocemente i compiti di volta in volta richiesti e molto spesso si siedono accanto ai compagni meno esperti, aiutandoli nell'esercizio da svolgere (il che rende più facile sia all'insegnante che agli studenti) e dando vita a un interessante fenomeno di apprendimento collaborativo (social learning). Questa dinamica spontanea può essere rafforzata e indirizzata dalla guida del insegnante. 134 ¶ Infatti, studenti che già conoscono la lingua italiana e/o le basi dell'informatica possono essere proficuamente impiegati formandosi come tutor-facilitatori e facilitando contemporaneamente l'apprendimento di altri studenti meno esperti. RIFERIMENTI – STRUMENTI EURES - Servizi Europei per l'Impiego - Servizi Europei per l'Impiego Rete di cooperazione creata per facilitare la libera circolazione dei lavoratori nei paesi dell'UE, nonché in Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Sul sito è possibile consultare un database di offerte di lavoro, aggiornato in tempo reale. È preferibile registrarsi per poter inserire anche il proprio CV e dare quindi la possibilità di consulenza alle aziende estere che cercano personale. Pronti a partire? Guida della Commissione Europea e del servizio Eures con informazioni sul lavoro e sulle candidature nei singoli Paesi Eures – Programma di mobilità mirata Programma di mobilità professionale, rivolto a persone in cerca di lavoro di età pari o superiore a 18 anni. Coloro che intendono trasferirsi in uno dei paesi dell'Unione Europea, in Norvegia o Islanda, può ottenere sostegno finanziario, orientamento, supporto nella selezione, nell'inserimento lavorativo e nel periodo post-assunzione • https://euroguidance.eu/ • Europa diretta La tua Europa - La tua Europa Sezione del sito dell'Unione Europea dedicata alle informazioni pratiche per chi vive in Europa, anche in ambito lavorativo 135 ¶ Eurodesk Portale europeo per i giovani, con una sezione lavoro su tirocini, vacanze-lavoro e lavoro alla pari Carriere UE EPSO European Personnel Selection Office. Informazioni sulle carriere professionali all'interno degli organi istituzionali dell'Unione Europea. Portali informativi Riferimenti utili sul lavoro all'estero in Europa si possono trovare su alcuni portali informativi come: • Eurocultura - Si occupa di mobilità internazionale. • Idealist - Opportunità di mobilità per lavoro in Europa da tutto il mondo. mondo. Motori di ricerca internazionali: • Lavori d'azione • Carriera jet • Andare globale • Cantiere • Lavori in rete • Mostro • Pietra miliare Altri motori di ricerca che utilizzano un dominio diverso per ogni Paese. • Infatti • Jobbydoo che per alcuni Paesi è stato rinominato: o Jobted per l'Austria o Jobted per la Francia o Jobted per la Germania o Jobted per l'Olanda o Jobted per la Polonia o Jobted per il Portogallo 136 ¶ o Lavorato per la Spagna o Lavorato per la Svezia Social network per il lavoro e comunità professionali online. Esistono alcuni social network creati per favorire lo sviluppo di reti professionali, con strumenti pensati per presentarsi e farsi conoscere, interagire con altri utenti e gestire le comunicazioni all'interno della rete. I più noti sono: • Linkedin https://it.linkedin.com/ • Xing https://www.xing.com/it • Lavori su Facebook www.facebook.com
COMPETENZE LAVORATIVE
Informazioni sulla lezione

Il Curriculum Vitae è il primo strumento per presentarti in modo positivo all’azienda per cui vorresti
lavorare.
Si tratta di un breve documento che riassume le competenze professionali e l’esperienza del
candidato, fornendo al selezionatore un’idea il più possibile precisa della sua professionalità.

Non è:
• Un documento amministrativo
• Un diario personale
• Un volantino pubblicitario
La cosa più importante: per essere efficace, il CV deve garantire una comunicazione chiara e
concisa, con un buon equilibrio tra contenuto e forma.
Il CV può essere inviato (spedito o consegnato a mano) in risposta a un annuncio di lavoro o come
candidatura spontanea. In entrambi i casi, deve essere accompagnato da una lettera di
presentazione o di presentazione.
Se rispondi a un annuncio su un giornale o su un sito web, dovresti seguire correttamente le
istruzioni riportate nell’annuncio.
Se invece si invia il CV di propria iniziativa, ad un’azienda di proprio interesse, è opportuno
informarsi in anticipo su chi, all’interno dell’azienda, è responsabile della visione e della selezione
dei CV (Responsabile dell’Ufficio o della Selezione del Personale) e indicare il destinatario
suggerito nella lettera di presentazione.
Prima di inviare il tuo CV, è opportuno verificare che i tuoi requisiti corrispondano a quelli richiesti
e che le condizioni offerte dall’azienda soddisfino le tue aspettative.

Un altro consiglio è quello di rispondere a qualsiasi annuncio il prima possibile; se si nota
tardivamente un annuncio interessante, è meglio contattare telefonicamente l’inserzionista per
verificare la possibilità di partecipare ancora alla selezione.
In base alla struttura del CV, l’azienda si fa un’idea iniziale del candidato. In particolare, si noterà
la conoscenza della lingua italiana, l’ordine, la chiarezza, la capacità di sintesi, l’originalità, ecc.

Il CV ideale è composto da tre fogli, mai di più. Un foglio sarà dedicato alla lettera di presentazione,
un foglio alle informazioni personali e un altro ai dati e alle esperienze professionali.

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Il CV viene inviato prevalentemente in formato elettronico. Ma se si decide di stamparlo, la carta
utilizzata deve essere bianca, non deve avere formati strani o particolari ed è meglio non usare
fogli di quaderno, pergamene, ecc… Vanno bene anche fogli di carta normale (formato A4) per
macchine da scrivere o fotocopiatrici. Anche l’inchiostro deve essere di un colore tradizionale (nero
o blu) e utilizzato in un unico colore per tutto il testo. Non usare fotocopie.

Per quanto riguarda l’invio degli allegati, è sconsigliato sommergere il selezionatore di documenti,
rimandandone la presentazione al momento del colloquio o alla richiesta esplicita dell’azienda.

I contenuti del CV e la loro organizzazione
Il CV è sempre qualcosa di molto personale e in genere non ci sono regole rigide e sempre valide
per la sua stesura. Ognuno lo scriverà con lo stile e il linguaggio più adatti alla propria personalità
e al tipo di lavoro per cui si candida.

Tuttavia, ci sono degli elementi che devono essere indicati e che compongono i diversi paragrafi in
cui è organizzato il CV:
1. dati personali
2. scuola e formazione complementare
3. competenze linguistiche e informatiche
4. esperienze professionali
5. altre informazioni
6. hobby e interessi
7. conclusione
Dati personali
• Dati anagrafici, anteponendo sempre il nome al cognome.
• Luogo e data di nascita. Se hai un’età diversa da quella richiesta, è meglio non mentire, ma
spiegare nella lettera di presentazione perché sei ancora interessato al lavoro.
• L’indirizzo sarà quello in cui preferisci ricevere la posta
comunicazioni.
• Numero di cellulare.
• Lo stato civile (single/celibe – sposato) è facoltativo
• La foto è particolarmente utile solo nei casi in cui l’aspetto riveste un ruolo determinante per la
professione svolta; negli altri casi è una scelta personale; in tutti i casi, se decidi di inserire
la tua foto, devi pagare

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attenzione e cura all’immagine di sé che si intende comunicare.
Scuola e formazione complementare
Descrivere gli insegnamenti regolarmente completati, indicando anche la data del loro
conseguimento, i titoli conseguiti e la votazione ottenuta.
• Corsi di formazione professionale o altri corsi di formazione complementare (tirocini,
apprendistati, affiancamenti, corsi di specializzazione, ecc.), con indicazione dell’ente
gestore, del titolo di studio conseguito, delle ore di formazione svolte.
• Tali informazioni possono essere indicate in ordine cronologico oppure secondo un ordine
“mirato”, funzionale alla posizione per cui ci si candida.
• Per gli studi universitari è necessario indicare il tipo di diploma, l’istituto frequentato, il voto
dell’esame finale, eventuali corsi o sperimentazioni seguite.
• Per gli studi universitari è necessario specificare il corso di laurea o di diploma, la sede del
corso, l’indirizzo prescelto, eventualmente l’argomento della tesi e il voto conseguito.
• Per la formazione complementare è necessario essere precisi – ma non ridondanti o burocratici
– per trasmettere l’idea della professionalità acquisita.
• E se gli studi venissero interrotti, magari dopo aver frequentato per un numero considerevole
di anni? Meglio parlarne comunque, perché sono pur sempre un bagaglio culturale che si
ha; è importante, in questo caso, specificare il tipo di studi o il numero di esami sostenuti.

Esperienze professionali
• Devono essere indicati l’anno, il periodo, l’azienda e il settore/ufficio dell’azienda in cui si è
lavorato, l’effettiva qualifica posseduta (quella indicata sul libretto di lavoro non sempre
rispecchia la realtà) e le mansioni/incarichi svolti.
• Le informazioni su ciascuna esperienza devono essere ampliate o ridotte a seconda della loro
diversa attinenza alla posizione per cui ci si candida.
• È importante valorizzare tutte le esperienze che si fanno – soprattutto se si è molto giovani e
non si ha avuto l’oggettiva possibilità di farne molte -, anche quelle apparentemente meno
significative, perché temporanee o poco qualificanti (volantinaggio, “baby-sitting”, lezioni
private, esperienze stagionali, animazione, aiuto per l’azienda di famiglia, ecc.). Esse
contribuiscono a dare l’impressione di una persona attiva e disponibile; inoltre, l’essere stati
inseriti in qualsiasi contesto lavorativo consente comunque di sviluppare competenze
importanti (autonomia, rispetto dei ruoli, conoscenza delle regole del rapporto di lavoro,
capacità relazionali, ecc.) trasferibili in qualsiasi altra organizzazione.

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Competenze linguistiche e informatiche
• Deve essere indicato il livello di conoscenza delle lingue straniere (scolastico/base,
discreto, buono, ottimo, madrelingua), magari distinguendo tra scritto e parlato e
specificando l’ambito di utilizzo (ad esempio scientifico, business english, ecc.).
Infine, è opportuno segnalare l’eventuale frequenza di corsi di lingua in Italia e
all’estero.
• Il paragrafo relativo alle conoscenze informatiche indica la conoscenza di eventuali
programmi e pacchetti informatici. Va comunque inserito, a meno che non si sappia
usare un PC. La discussione deve ovviamente essere più approfondita se si fa
domanda per un lavoro nel campo dell’informatica. Anche qui è utile segnalare la
frequenza a corsi di informatica.
Ulteriori informazioni
• Contiene la tua disponibilità rispetto a: mobilità, orario di lavoro, inizio
data di svolgimento dei lavori, tipologia dei contratti e corsi di formazione.
• Occorre quindi indicare la data di iscrizione al tirocinio, il tipo di patente di guida e se
si possiede un’autovettura.
• Se l’indicazione dei dati in questo paragrafo dovesse rappresentare un punto
problematico (ad esempio non si possiede la patente o l’auto, oppure si hanno dei
requisiti piuttosto rigidi rispetto al contratto di lavoro), si può rimandare la discussione
alla fase del colloquio.
Hobby e interessi
• Può essere utile (ma non sempre essenziale) menzionare i tuoi hobby e interessi
culturali, poiché contribuiscono a completare il quadro della tua personalità e perché
possono avere una relazione diretta con l’attività che vorresti svolgere.
• La loro indicazione diventa strategica se costituiscono l’unica prova del possesso di
competenze coerenti con la posizione per cui ci si candida.
Conclusione
Non dimenticare di concludere il tuo CV con i seguenti elementi formali:
• la data di redazione del CV
• la formula che autorizza il trattamento dei tuoi dati personali
• la firma che autorizza il trattamentoLa lettera di
accompagnamento al CV

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La lettera di presentazione
La lettera di presentazione precede, in un certo senso, giustifica il CV; essendo il primo foglio
che il selezionatore legge offre la prima immagine del candidato. Essa:
• Costituisce una “guida alla lettura” del CV, presentando in modo sintetico ma efficace le
caratteristiche del candidato che possono essere di maggiore interesse per l’azienda
(e che sono illustrate più dettagliatamente nel CV allegato)
• Chiarisce i motivi del tuo interesse per l’azienda a cui stai scrivendo
A
• L’obiettivo è ottenere un colloquio di lavoro.
La lettera deve inoltre rispondere ad alcuni principi formali che facilitano la comunicazione:

• Deve indicare il destinatario della comunicazione: l’azienda e il suo indirizzo e, se noto,
il nome della persona (o ufficio) responsabile della selezione. Ciò consente alla lettera
di arrivare prima e in modo più sicuro nelle mani di chi è incaricato di esaminarla; allo
stesso tempo trasmette l’immagine del candidato come persona informata e
intraprendente.
persona
• Deve essere graficamente chiara e ordinata, quindi gradevole a prima vista: “parla” già
positivamente di chi l’ha scritta. Pertanto, a meno che l’azienda stessa non richieda
che venga scritta a mano, è preferibile scrivere la lettera al computer o con una
macchina da scrivere.
• Il messaggio contenuto deve essere personalizzato e attinente al
destinatario specifico a cui è indirizzato
• Quindi la lettera non deve essere standard o fotocopiata
• In esso, l’esperienza professionale del candidato deve essere correlata al
azienda.

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