Quando parliamo di ricerca del lavoro adottiamo spesso una prospettiva esclusivamente economica,
come se il lavoro potesse essere considerato una merce, un prodotto tra tanti. È una prospettiva
che certamente coglie parte della realtà. Ma il lavoro è davvero molto di più. Ecco perché vorremmo
aggiungere a quella economica una prospettiva che ponga al centro l’idea del lavoro come valore.
In questo senso, la “ricchezza” del lavoro non è solo la sua capacità di produrre reddito e valore
economico, ma anche quella di produrre un valore sociale (sviluppo, coesione, cittadinanza,
opportunità di uguaglianza, equità, merito) e un valore personale (crescita, apprendimento, ruolo,
identità, cultura, imprenditorialità).
Se adottiamo questa prospettiva valoriale, la ricerca del lavoro non si riduce più a un “gioco a due”
tra lavoratore e datore di lavoro/azienda. In gioco, infatti, non c’è solo il posto di lavoro personale,
ma anche lo sviluppo sociale ed economico dei territori, la valorizzazione delle persone, la
distribuzione delle opportunità, il livello di coesione o conflittualità sociale, la qualità del lavoro, le
prospettive di stabilità/precarietà, i progetti delle persone e dei gruppi.
Si tratta quindi di una partita che si gioca collettivamente, non solo tra lavoratori e imprese, ma
anche, ad esempio, enti locali, servizi per l’impiego pubblici e privati, agenzie formative (scuola,
università, formazione professionale), associazioni imprenditoriali, associazioni dei lavoratori,
Camere di Commercio, Industria e Artigianato, ecc.
I canali, i “luoghi” in cui si incontrano domanda e offerta di lavoro, possono essere distinti nelle
seguenti quattro tipologie principali: canali istituzionali dedicati, canali istituzionali non dedicati,
canali informali, canali “online”. Abbiamo:
Canali istituzionali dedicati alla ricerca di lavoro
• Agenzia Regionale per l’Impiego – Centri per l’Impiego (operatore pubblico)
• Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (pubblico
operatore)
• Agenzie per l’impiego (operatori privati) autorizzate a svolgere
attività di:
o intermediazione
o ricerca e selezione del personale
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o fornitura di manodopera
o supporto alla ricollocazione
Canali istituzionali, ma non dedicati alla ricerca del lavoro
• agenzie formative: scuole superiori, università e formazione professionale
centri
• parti sociali: organismi dei sindacati e delle associazioni di categoria dei
imprese e professioni
Canali informali
Un modo per pianificare un’autocandidatura efficace è quello di individuare, in un dato territorio, le
aziende che operano nel settore di tuo interesse o che impiegano figure professionali vicine al profilo
per cui ti stai candidando. Per individuare queste aziende, devi imparare a consultare attentamente
alcuni strumenti informativi facilmente reperibili:
Pagine telefoniche online. Può sembrare banale, ma la mappa delle attività economiche di un
territorio è già descritta in qualche modo nelle directory telefoniche online. Scorrendo l’indice delle
categorie è possibile selezionare tutte le voci che possono fare al caso nostro, e quindi identificare
il nome delle aziende corrispondenti.
È chiaro che si tratta di informazioni preziose, ma iniziali e incomplete; delle aziende selezionate, infatti, attraverso le
pagine gialle abbiamo solo alcuni dati: la categoria economica generale di appartenenza, la denominazione (nome
dell’azienda), il numero di telefono e l’indirizzo. Questi dati devono essere completati con altre informazioni.
Elenchi di aziende e riviste specializzate di settore (anche on line). Le aziende adottano poi alcuni
strumenti che rappresentano delle vetrine attraverso cui promuoversi all’esterno, a favore di
potenziali clienti, fornitori e partner. Tali strumenti consentono di avere maggiori e più complete
informazioni sulle aziende, ed in particolare sulla struttura dell’impresa, sulle sue dimensioni, sul
numero di dipendenti impiegati, sul tipo di attività specifiche svolte, sulle sedi distaccate e sulla rete
di filiali, sui mercati nazionali e internazionali di riferimento, sulla data di fondazione, sulle figure
professionali che vi operano, ecc.
Poi ci sono le riviste specializzate di settore. Ci permettono di avere uno sguardo “dall’interno” al
settore economico a cui appartengono le aziende e al
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specifiche attività professionali correlate. Le riviste di settore sono per lo più disponibili presso le
associazioni di categoria.
Fiere. Un altro modo per incontrare aziende di un determinato settore e farsi conoscere direttamente
è rappresentato dagli eventi fieristici. Si tratta di occasioni in cui le aziende si raccontano e si
promuovono e consentono quindi al candidato in cerca di lavoro di conoscere approfonditamente la
struttura, i servizi e le attività dell’azienda, nonché di stabilire contatti personali e informazioni sulle
modalità di ricerca del personale adottate dall’azienda. agenzia.
Quasi tutti gli eventi fieristici sono reperibili su Internet;
Gli elenchi delle Camere di Commercio CCIAA. Gli elenchi delle aziende possono essere richiesti
per un singolo comune, per più comuni, per una singola provincia, per più province, per intere regioni
o addirittura per tutto il territorio nazionale. Gli elenchi possono essere richiesti per categoria
merceologica, dimensione, ecc.
Canali “remoti”
• pubblicità e offerte sulla stampa quotidiana e sulla stampa dedicata;
• pubblicità e offerte su social network non dedicati;
• siti web, portali e social network dedicati al recruiting.
Il grande sviluppo di internet e dei social network ha dato un impulso enorme alla proliferazione di
siti dedicati al lavoro, tanto che in molti hanno dato vita all’illusione che tutte le offerte di lavoro siano
sul web. La rete consente certamente di far circolare le informazioni gratuitamente o a basso costo,
raggiungendo in tempi brevissimi tutti gli angoli del pianeta, favorendo così l’accesso per aziende,
agenzie di ricerca e selezione e chi cerca lavoro; ma non tutte le opportunità di lavoro sono in “rete”.
In ogni caso, quando si usa Internet per cercare lavoro, è necessario sapere come districarsi nella
giungla dei siti di annunci gratuiti e non, dei siti delle agenzie per l’impiego, dei portali di reclutamento,
ecc.
Senza la pretesa di essere esaustivi, abbiamo provato ad elencare alcune delle principali tipologie di
siti web dedicati al lavoro, in modo da fornire una minima “bussola” all’interno della rete:
Motori di ricerca di annunci di lavoro. Funzionano come una specie di “Google”, ricercando annunci
tra gli innumerevoli siti che presentano offerte di lavoro. In questo modo possono semplificare e
velocizzare la ricerca, raggruppando in un’unica schermata informazioni disperse negli angoli più
remoti della rete. La caratteristica principale degli “aggregatori”
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è quello di indirizzare gli utenti direttamente al sito “di origine” dell’offerta. Ciò significa che le offerte che
non hanno una pagina specifica in cui gli utenti possono fare domanda non possono essere indicizzate.